Emilia Romagna

Morta per un'infezione dopo un intervento, inchiesta a Bologna

Per una consulenza tecnica la causa nel materiale operatorio

Redazione Ansa

(ANSA) - BOLOGNA, 04 OTT - Ricoverata in ospedale a Bologna per l'asportazione di un tumore benigno ad un nervo cranico, vicino ad un orecchio, è morta sei mesi dopo, a 65 anni, in seguito a varie complicanze e ad una encefalite provocata da una rara infezione da Candida. Sulla vicenda è in corso un'inchiesta della Procura, coordinata dal pm Marco Imperato, per omicidio colposo. L'ipotesi della consulenza tecnica depositata dai familiari, che hanno presentato un esposto, assistiti dall'avvocato Chiara Rinaldi, è che l'infezione sia stata causata dal materiale operatorio utilizzato a inizio novembre 2023 nell'intervento, per chiudere la ferita chirurgica, materiale poi asportato a gennaio, con successiva operazione. La donna è stata operata al policlinico Sant'Orsola, in Otorinolaringoiatria e poi da dicembre è stata ricoverata al Bellaria, dove è morta ad aprile 2024.
    Il medico legale Donatella Fedeli e l'infettivologo del Niguarda Massimo Puoti, consulenti di parte, avrebbero segnalato la positività della coltura del materiale analizzato e concluso per un nesso di causalità tra l'intervento e l'encefalite da Candida: la terapia iniziata tardivamente rispetto ai primi sintomi avrebbe contribuito all'esito infausto.
    La consulenza tecnica disposta dalla Procura, affidata a Matteo Tudini e Davide Fiore Bavaro, pur escludendo responsabilità del personale sanitario che ha avuto in cura la donna, ha evidenziato criticità nei controlli delle infezioni e di sterilità negli ambienti sanitari. Ora la Procura deve valutare come procedere. (ANSA).
   

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