Emilia Romagna

Mostra festeggia il centenario Scuola di mosaico a Ravenna

Al Mar un viaggio nell'arte contemporanea del XX secolo

Redazione Ansa

(ANSA) - RAVENNA, 11 OTT - Nell'anno in cui si festeggia il centenario della nascita della Scuola di Mosaico di Ravenna, gli spazi del Mar-Museo d'arte della città si aprono alla collaborazione con l'Accademia di Belle Arti per la mostra di autunno che ne celebra il racconto. 'I'm a mosaic! Da Severini, Sironi, Fontana a Paladino, Plessi e Samorì', a cura di Paola Babini, Giovanna Cassese e Emanuela Fiori, è la mostra allestita al Mar dal 12 ottobre al 12 gennaio, che ripercorre attraverso un viaggio nell'arte contemporanea del XX secolo la storia della Scuola di Mosaico, un percorso che porta il visitatore alle origini della rinascita del mosaico avvenuta a Ravenna negli anni Venti e poi alla fine degli anni Cinquanta del '900. Il percorso dell'esposizione, articolata in sezioni, ripercorre le tappe della rinascita legata all'affermazione della pittura murale e alla decorazione architettonica, passando poi in rassegna gli artisti più importanti che si sono confrontati con questa antica tecnica nel corso del secolo scorso fino ad arrivare agli esiti più originali dell'oggi.
    Luce, materia e colore, frammento e ricomposizione emergono come filo conduttore dell'esposizione mettendo a confronto le esperienze di alcuni dei più importanti artisti e movimenti dell'arte contemporanea: dalle opere di Gino Severini, Achille Funi e Mario Sironi, protagonista della rinascita della pittura murale negli anni Venti, passando per le originali creazioni di Lucio Fontana fino ad arrivare alla Transavanguardia con Enzo Cucchi, Sandro Chia e Mimmo Paladino, e al contemporaneo più stretto, con le installazioni di Fabrizio Plessi e diverse importanti opere di alcuni dei più noti artisti dei nostri giorni come Nicola Samorì, Ugo Marano e Aldo Mondino. Con circa cento opere la mostra si propone come un affascinante percorso per tornare alle origini della rinascita del mosaico, e il titolo stesso vuole essere una dichiarazione dell'emancipazione storica del mosaico dall'arte pittorica e dalle limitazioni della "tecnica". (ANSA).
   

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