Emilia Romagna

Giacomo Savini e la pittura di paesaggio in mostra a Bologna

Un'attività poliedrica tra scenografia, decorazione e vedutismo

Redazione Ansa

(ANSA) - BOLOGNA, 15 OTT - Una mostra su Giacomo Savini e la pittura di paesaggio, un'occasione per riscoprire un artista poco noto, autore di oli e tempere conservati al Museo civico d'arte industriale e Galleria Davia Bargellini di Bologna. Dal 18 ottobre al 23 marzo sarà esposta per la prima volta una selezione degli oltre 140 disegni realizzati dal pittore e custoditi alla Fondazione Opera Pia Davia Bargellini. È un album inedito, che attraversa tutti gli aspetti della sua attività poliedrica, condotta tra scenografia, decorazione e vedutismo.
    Allievo di Vincenzo Martinelli, Savini (1768-1842) interpreta il genere del paesaggio in modo nuovo. Aderendo alle prime esperienze en plein air, è attratto dall'idea di percorrere il territorio, annotando la realtà in presa diretta. Ritrae borghi, pievi, luoghi abbandonati, un mondo povero ma descritto con sentimento. La mostra, presentata oggi alla stampa, mette a confronto le opere grafiche di Savini con la sua produzione pittorica grazie anche a prestiti di collezionisti privati. Sono esposti anche una serie di paesaggi di Vincenzo Martinelli (1737-1807) e alcuni oli del marchese Giuseppe Davia (1804-1876), collezionista e paesaggista dilettante, ultimo discendente dell'illustra famiglia senatoria e fondatore dell'Opera Pia Davia Bargellini.
    La mostra, a cura di Mark Gregory D'Apuzzo e Ilaria Chia, con la collaborazione di Ilaria Negretti, è promossa dal Settore Musei Civici di Bologna-Musei Civici d'Arte Antica in collaborazione con la Fondazione Opera Pia Davia Bargellini.
    (ANSA).
   

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