Emilia Romagna

Esplosione a Bologna: Toyota sospende le attività

Due lavoratori morti e 11 feriti. Sopralluogo dei pm. Landini: 'Occorre un nuovo modello di fare impresa'. Venerdì sciopero ma senza cortei

Redazione Ansa

 Esplosione alla Toyota,rabbia e dolore. Ferma l'attività Focus su scambiatore.Calderone,'luoghi lavoro siano luoghi vita' BOLOGNA ()

Rabbia e dolore il giorno dopo l'incidente alla Toyota Material Handling di Borgo Panigale, che ha provocato la morte di due giovani lavoratori, Fabio Tosi, 34 anni e Lorenzo Cubello, 37, e il ferimento di altri 11, di cui uno ancora grave all'ospedale Maggiore di Bologna. La Procura ha avviato gli accertamenti, che si concentrano su un apparecchio scambiatore nell'impianto di climatizzazione esterno al capannone dove è crollato un muro, in seguito alla terribile esplosione. I sindacati dei metalmeccanici hanno indetto uno sciopero di otto ore nel territorio metropolitano, ma senza cortei e presidi, per senso di responsabilità visti i disagi causati dall'alluvione. L'azienda, che per il momento non parla in attesa di sviluppi dell'indagine, ha comunicato ai rappresentanti dei lavoratori la chiusura dello stabilimento, la sospensione delle attività e l'attivazione della Cassa integrazione.

A Bologna intanto parole di cordoglio per l'ennesima tragedia sul lavoro sono arrivate in mattinata dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, intervenuto alla Biennale di Legacoop. Il Capo dello Stato ha voluto "esprimere solidarietà alla città che ci ospita, ai familiari della vittima dell'alluvione e del gravissimo incidente mortale di ieri, ai feriti e alle famiglie che stanno soffrendo le conseguenze del maltempo e di questa ennesima tragedia sul lavoro. Non ci sono più parole adeguate per esprimere allarme e angoscia".

Sempre in mattinata, mentre i lavoratori si radunavano fuori dai cancelli dell'azienda per ricordare le vittime, portando fiori, c'è stato il primo sopralluogo degli investigatori, con la procuratrice aggiunta Morena Plazzi, la pm Francesca Rago e carabinieri, vigili del fuoco e Asl che avranno la delega per le indagini: i reati sono omicidio e lesioni colpose, al momento contro ignoti. Un punto certo è che lo scoppio è stato esterno al luogo dove erano presenti i lavoratori. L'innesco sembrerebbe essere in un impianto di climatizzazione, in una zona dove si trova anche un deposito di materiale vario ad uso di aziende esterne che hanno un contratto di manutenzione con Toyota.

Il focus è sullo scambiatore, un grosso apparecchio che a quanto pare serviva a regolare la temperatura ed era collegato all'impianto di condizionamento e riscaldamento, che proprio ieri è stato riacceso. Gli accertamenti sono all'inizio e saranno disposte le autopsie, per ricostruire la direzione da cui si è propagata la micidiale onda d'urto.

"Se pensiamo che questo è avvenuto in un'azienda che si chiama Toyota vorrei ricordare che 20-30-40 anni fa il metodo Toyota nel mondo era stato considerato uno dei metodi centrali perché era una delle imprese all'avanguardia e c'era zero infortuni, zero morti", ha commentato il segretario Cgil Maurizio Landini per cui "occorre un nuovo modello per fare impresa".

A proposito di quanto successo, la ministra Marina Calderone ha detto che "i luoghi di lavoro sono e dovrebbero essere solo luoghi di vita" e che "il miglioramento della cultura e delle condizioni di sicurezza, non solo sul lavoro, resta una priorità assoluta e in questo senso siamo costantemente impegnati".

Calderone ha ricordato anche quanto successo a Orvieto, dove due operai sono morti e uno è rimasto ferito, investiti in corsia di emergenza in A1. "Confermo il nostro massimo impegno verso un obiettivo comune e condiviso: azzerare le morti sul lavoro", ha detto il presidente di Confindustria Emanuele Orsini. 

 

 

 

Video Bologna, esplosione in un capannone della Toyota: due morti e 11 feriti

 

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