Emilia Romagna

Molari (UniBo), decreto su test Medicina non facile da applicare

'C'è un confronto quotidiano con il ministro Bernini'

Redazione Ansa

BOLOGNA, 30 OTT - Il decreto che modifica il numero chiuso alla facoltà di Medicina "credo che sia di non facile applicabilità, ma lo valuteremo quando avremo i dettagli di come si interviene sull'accesso alla facoltà". Lo ha detto il rettore dell'Università di Bologna, Giovanni Molari, nel corso di un incontro durante il quale ha tracciato il quadro delle attività svolte e degli obiettivi raggiunti nel suo primo triennio alla guida dell'Alma Mater.
    "Sull'accesso a Medicina ci sono dei principi che vanno tenuti saldi e il decreto - spiega Molari - mantiene un numero programmato. I corsi di laurea in Medicina devono formare studenti, che poi saranno i medici che entrano nel Sistema sanitario nazionale in numero proporzionale rispetto alle esigenze a alle capacità ricettive del nostro sistema, altrimenti poi abbiamo problemi di 20 anni fa che ci ricordiamo tutti - chiarisce Molari - Abbiamo fatto un grande sforzo nell'aumentare i numeri, ma ci dobbiamo ricordare che gli ingressi di oggi saranno i medici in servizio tra 10 anni, quando ci sarà il calo demografico, i pensionamenti. Quei numeri ci consentono una didattica di qualità, perché quando ci è stato chiesto di aumentarli noi lo abbiamo fatto in Romagna, ma non a Bologna, dove riteniamo di aver raggiunto un numero di studenti che è quello che possiamo gestire".
    Per Molari, in ogni caso, il dialogo con il ministro dell'Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, che ha voluto un cambiamento nei criteri di ingresso alla facoltà di Medicina, "è continuo. Mi confronto con il ministro quotidianamente su questo e altri temi - conclude - e il rapporto è ottimo".

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