Emilia Romagna

Policlinico Sant'Orsola, a bilancio 30 milioni per la ricerca

Il 22 e 23 novembre l'evento dedicato alla comunità scientifica

Redazione Ansa

BOLOGNA, 12 NOV - Gli studi scientifici dell'Irccs Policlinico di Sant'Orsola continuano a correre. Nel 2023 l'azienda ospedaliero-universitaria di Bologna ha infatti iscritto a bilancio quasi 29,9 milioni di euro di fondi per la ricerca scientifica. Con un aumento del 63% rispetto all'anno precedente.
    Il trend di crescita, avviato quattro anni fa con l'accreditamento dell'azienda a Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico (Irccs) di rilevanza nazionale, consente di investire sul personale (assunzione diretta di nuovi ricercatori sanitari e co-finanziamento di dottorati di ricerca, per un totale di circa 90 professionisti negli ultimi tre anni) e sostiene l'innovazione tecnologica con il rinnovo di molte apparecchiature e l'introduzione di nuove strumentazioni. Questa crescita si accompagna allo sviluppo delle tecnologie a supporto dell'innovazione in medicina: dall'investimento per la produzione di CAR-T fino all'implementazione dei prelievi di cuore per trapianto da donazione a cuore fermo.
    "In un periodo di difficoltà per la sanità pubblica, avere un budget della ricerca in aumento non è scontato ed è importantissimo - dice il prof. Marco Seri, direttore scientifico dell'Irccs Policlinico di Sant'Orsola - Questa crescita ci può infatti aiutare a sviluppare la ricerca per ottimizzare un approccio di cura per i nostri pazienti, favorendo terapie migliori e applicando in modo più esteso un approccio di cura personalizzato. È noto che nei centri dove è maggiore la quantità e la qualità della ricerca è più elevata anche la qualità delle cure".
    In questo contesto arriva la seconda edizione del 'Retreat della Ricerca', la due giorni dedicata alla comunità scientifica dell'Irccs. Il 22 e 23 novembre ricercatori giovani e senior si incontrano nell'aula absidale di Santa Lucia e negli spazi del Policlinico. Tra le novità: la lettura magistrale di Vittorio Bellotti, direttore scientifico del Policlinico San Matteo di Pavia, il dialogo tra il professore emerito (già rettore Alma Mater) Ivano Dionigi e la bioeticista Ludovica De Panfilis, la presentazione del libro della professoressa Clara Camaschella 'La donna del ferro. Memorie di una ragazza' e l'evento satellite destinato a oltre 700 studenti delle scuole superiori di Bologna.

Leggi l'articolo completo su ANSA.it