BOLOGNA, 15 NOV - Un centinaio di studenti sta sfilando in zona universitaria a Bologna, da piazza Verdi, per il "No Meloni Day" indetto in tutta Italia. Il corteo è scortato da polizia e carabinieri in tenuta antisommossa con attenzione massima dopo i disordini di sabato scorso alle manifestazioni in centro.
Tantissime le bandiere palestinesi che sfilano. In testa al corteo lo striscione "Riprendiamoci le nostre scuole - Contro guerra e governo Meloni".
"Avete le mani sporche di sangue, perché fomentate guerre e un genocidio?". "Il progetto di alternanza scuola-lavoro manda al macello gli studenti". Così, davanti alla sede della Cgil di via Marconi, gli studenti si sono fermati per imbrattare con mani di vernice rossa tre manifesti con i volti della premier Giorgia Meloni e dei ministri Annamaria Bernini e Giuseppe Valditara. Il gesto richiama i manifesti imbrattati di sabato.
Gli studenti poi, sulla stessa via, hanno lanciato uova sulla facciata della sede di una banca.
C'è stato anche un momento di ricordo per Giulia Cecchettin, con slogan contro i femminicidi e il patriarcato. Una decina di studentesse si è spogliata restando in reggiseno, qualcuna in mutande, imitando il gesto della studentessa iraniana che alcune settimane fa a Teheran aveva così sfidato gli obblighi imposti alle donne. Un gesto, delle ragazze bolognesi, "contro la società patriarcale che ci penalizza costantemente per come siamo e come ci esprimiamo, che ci rende oggetti prive di voci, non solo a scuola ma anche in ambito lavorativo e domestico".
Un centinaio di studenti a Bologna per il 'No Meloni Day'
Scortati da polizia e carabinieri in tenuta anti sommossa