(ANSA) - BOLOGNA, 16 NOV - Enrico Dindo, uno dei più autorevoli violoncellisti italiani e della scena internazionale, torna a esibirsi a Bologna il 18 novembre alle 20.30 nella triplice veste di solista, trascrittore e direttore d'orchestra arrivando sul palcoscenico dell'Auditorium Manzoni assieme a I Solisti di Pavia, di cui è fondatore.
"L'orchestra è nata nel 2001 e il nostro rapporto è rimasto sempre molto positivo. - Spiega il cinquantanovenne musicista torinese - In questi anni abbiamo sviscerato programmi e repertori amplissimi, passando anche attraverso organici di tutti i tipi, da sempre una delle peculiarità dei Solisti di Pavia, ovvero essere un organico modulabile: dalla musica da camera, come il trio e il quartetto, fino ad alcune produzioni dove siamo diventati addirittura orchestra sinfonica". Il programma, particolarmente affascinante, impegna Dindo nella rilettura per orchestra di pagine di tre autori coi quali ha un forte legame: di David Popper, compositore e violoncellista praghese vissuto tra il 1843 e il 1913, verrà proposto il Requiem per tre violoncelli e archi del 1892 orchestrato dallo stesso Enrico Dindo (dall'originale per tre violoncelli e pianoforte) che ne è anche solista assieme a Jacopo Di Tonno e Andrea Agostinelli; a seguire, la Sonata in do maggiore Op. 119 composta nel 1949 da Sergej Prokofiev e presentata nella versione per violoncello e archi realizzata ancora da Dindo; per chiudere con la Sinfonia da camera N. 1 Op. 145 per orchestra d'archi del 1987 del polacco Mieczysław Weinberg (1919-1996).
Enrico Dindo e I Solisti di Pavia in concerto a Bologna
Il 18 novembre con brani di Popper, Prokofiev e Weinberg