Emilia Romagna

Roberto Abbado chiude la stagione del Comunale di Bologna

Domani al Manzoni con Schumann, Chopin e Mendelssohn

Redazione Ansa

(ANSA) - BOLOGNA, 08 DIC - La stagione concertistica del Teatro Comunale di Bologna si conclude domani, 9 dicembre alle 20.30, all'Auditorium Manzoni, con un programma interamente dedicato al Romanticismo in musica, in particolare quello di Robert Schumann, Fryderyk Chopin e Felix Mendelssohn.
    Protagonisti sono la Filarmonica del Teatro Comunale di Bologna guidata dal suo direttore principale Roberto Abbado (vincitore nel 2008 del "Premio Abbiati" della critica e recentemente ospite del cartellone lirico bolognese con il Trittico di Puccini) e il pianista Pietro De Maria (vincitore dei premi "Ciajkovskij" di Mosca e "Dino Ciani" di Milano").
    Interprete di riferimento di Chopin, primo pianista italiano ad aver eseguito pubblicamente l'integrale della produzione pianistica del compositore polacco in sei concerti, De Maria suona a Bologna le Variazioni per pianoforte su "Là ci darem la mano" Op. 2. Uno Chopin ancora diciassettenne le scrisse sulla celeberrima aria del Don Giovanni di Mozart e le interpretò con successo per la prima volta a Vienna nel 1829.
    A lanciare la carriera europea del giovane pianista e compositore polacco fu proprio Schumann con la sua recensione delle Varazioni Op. 2 sulla «Berliner Allgemeine Zeitung» dove scriveva: "Giù il cappello, signori, un genio!" Di Schumann è invece il singolare lavoro sinfonico proposto all'inizio del concerto, Ouverture, Scherzo e Finale, composto nel 1841 (il cosiddetto "anno delle sinfonie") insieme, appunto, a due sinfonie e a una fantasia per pianoforte e orchestra. A completare il programma, sarà poi un'opera di Mendelssohn, la Sinfonia N. 5 in re maggiore "Riforma". Si tratterebbe della sua seconda sinfonia in ordine di composizione, ma il compositore tedesco, che la creò ancora ventenne nel 1830 in occasione del terzo centenario della Confessione protestante di Augusta e che la potè dirigere solo nel 1832, non riuscì mai pubblicarla in vita: fu infatti stampata nel 1868 come N. 5, dopo le altre quattro sinfonie, ventuno anni dopo la sua morte. (ANSA).
   

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