(ANSA) - BOLOGNA, 31 DIC - "Adesso di notte sogno la pace,
perché la guerra è una sconfitta per tutti. Vuol dire la morte,
vuol dire una vita segnata per tutti gli anni: la guerra non
finisce con l'armistizio, o con la resa o con il compromesso o
con il trattato.
A giudizio della guida dell'Arcidiocesi felsinea gl appelli
della Chiesa del Papa per la pace, "non sono ascoltati
purtroppo. Non sono ascoltati, non so da quanti mesi: il Papa
chiede il cessate il fuoco in tanti conflitti, quello della
Terra Santa, quello dell'Ucraina" ma quando "c'è una logica di
forza delle Nazioni molte volte purtroppo la religione e gli
uomini di religione vengono messi da parte o vengono sfruttati".
Invece, ha aggiunto Zuppi, la preoccupazione della Chiesa e del
Papa è sempre al di sopra delle parti, è solo a favore della
pace, quindi a favore anche gli stessi Paesi perché la guerra
distrugge comunque. La guerra distrugge anche chi vince: chi
vince pensa poi di essere più forte in realtà, comunque sia, ne
usciamo tutti con le ossa rotte" .
In passato, ha poi evidenziato il presidente della Cei,
"sicuramente speravamo in qualcosa di meglio. Abbiamo bruciato
tanta speranza e questo credo che ci debba anche porre un
problema perché abbiamo seminato molta disillusione". Quanto a
continuare a essere sognatori, nonostante tutto, ha spiegato "lo
consiglio: non c'è vita senza speranza, non c'è futuro senza
speranza e la speranza è un sogno con gli occhi aperti: il sogno
- ha concluso Zuppi - comincia oggi se io mi libero
dall'inimicizia, mi libero dalla violenza, se ascolto le
indicazioni evangeliche, beh il futuro comincia oggi". (ANSA).
Zuppi, di notte sogno la pace non di diventare Papa
'Semmai sarebbe un incubo in quel caso, proprio no'