Emilia Romagna

Da Eco a Maraini, Le voci dei libri compie dieci anni

Nel 2024 95 eventi, quest'anno previsti anche fumetti e podcast

Redazione Ansa

(ANSA) - MILANO, 11 FEB - Il giorno di San Valentino compirà dieci anni Le voci dei libri, la rassegna bolognese dedicata alla lettura e agli scrittori che lo scorso anno ha incluso 95 eventi. Era infatti il 14 febbraio 2015 quando Umberto Eco presentò il suo romanzo 'Anno Zero'.
    Da allora sono tantissimi gli autori che hanno partecipato agli appuntamenti gratuiti dell'iniziativa ideata a Bologna da Romano Montroni realizzata da Coop Alleanza 3.0 con il settore biblioteche del Comune di Bologna e con Librerie.coop, come Dacia Maraini o Antonio Scurati. E ancora tanti parteciperanno.
    Solo questo mese sono nove gli incontri previsti (da Gabriele Romagnoli a Serena Dandini), con il 14 alla sala Stabat Mater dell'Archiginnasio la presentazione del libro di Giulio Napolitano, figlio dell'ex presidente della Repubblica Giorgio, 'Il mondo sulle spalle. Una storia famigliare e politica' a cui interverranno fra gli altri l'ex presidente della Camera Pier Ferdinando Casini e il presidente dell'Emilia-Romagna Michele De Pascale.
    "Investire in cultura offre sempre un saldo positivo, ed è per questo - ha assicurato il presidente di Coop Alleanza 3.0 Domenico Livio Trombone - che continueremo a rinnovare i nostri sforzi per essere un partner presente e attivo della vita artistica e intellettuale della città".
    La collaborazione, ha spiegato la direttrice del settore Biblioteche e Welfare del Comune - si evolverà ancora, ampliando la programmazione verso nuovi contenuti e nuovi generi". Si aggiungeranno infatti presentazioni di graphic novel e anche di podcast che, ha sottolineato il direttore di Chora Media e Will Media Mario Calabresi, "una nuova forma di racconto che arricchisce il panorama culturale".
    "Sosteniamo anche quest'anno Le Voci dei Libri - ha spiegato Cecilia Bavera, Responsabile Direzione Regionale Emilia Est - Romagna di BPER - perché crediamo che i valori trasmessi con la letteratura e la scrittura siano un prezioso strumento di crescita personale e collettiva e di promozione culturale, favorendo la massima libertà di espressione". La rassegna è nata infatti per ripristinare la tradizione dei "Sabati dell'Archiginnasio", un ciclo di incontri voluto negli anni '60 da Renato Zangheri, con autori che animarono la Sala dello Stabat Mater tra il 1961 e il 1964 diventando un polo di interesse culturale. (ANSA).
   

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