Emilia Romagna

Giovanni Fattori 'genio' dei Macchiaioli, mostra a Piacenza

Il grande naturalismo europeo della seconda metà dell'Ottocento

Giovanni Fattori 'genio' dei Macchiaioli, mostra a Piacenza

Redazione Ansa

(ANSA) - PIACENZA, 19 FEB - Una mostra celebra il bicentenario della nascita di Giovanni Fattori (Livorno 1825 - Firenze 1908), uno dei protagonisti del grande naturalismo europeo della seconda metà dell'Ottocento: l'esposizione, a cura di Fernando Mazzocca, Giorgio Marini ed Elisabetta Matteucci e presentata oggi alla stampa, è in programma dal 29 marzo al 29 giugno a XNL Piacenza, centro per le arti contemporanee della Fondazione di Piacenza e Vigevano, in collaborazione con la Galleria d'Arte Moderna Ricci Oddi. Protagonista indiscusso del movimento dei Macchiaioli, Fattori è stato uno degli artisti più significativi del panorama figurativo europeo dell'Ottocento che ha saputo dominare tutti i generi pittorici.
    La mostra si propone di rinnovare la memoria di Fattori offrendo una nuova interpretazione della sua figura e della sua opera, concentrandosi sulle peculiarità e l'unicità dell'artista e dell'uomo in rapporto al panorama dell'arte italiana del XIX secolo. Una particolare attenzione è dedicata alla produzione grafica dell'artista, composta da acqueforti che rivelano la sua capacità di rinnovare il linguaggio attraverso una tecnica complementare alla pittura. Grazie alla collaborazione con l'Istituto Centrale per la Grafica di Roma, in mostra vengono esposti disegni e acqueforti inedite che testimoniano l'evoluzione stilistica dell'artista e il suo impatto sulla grafica italiana del Novecento. L'antologica si avvale, inoltre, della collaborazione dell'Istituto Matteucci di Viareggio e Milano, che mette a disposizione una selezione di opere che documentano la complessità artistica di Fattori, dal periodo della "macchia" fino a sviluppi che anticipano tendenze del Novecento. L'arte di Fattori ha lasciato un'impronta anche sulla cultura del XX secolo, come documentano saggi critici e opere di artisti contemporanei come Ugo Ojetti, Emilio Cecchi e Giorgio de Chirico. Le sue opere hanno ispirato anche registi tra cui Luchino Visconti, che ha utilizzato le atmosfere fattoriane nei suoi film sul Risorgimento, come Senso (1954) e Il Gattopardo (1963). (ANSA).
   

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