Emilia Romagna

L'Emilia-Romagna introduce il ticket per i medicinali

Stretta sulle visite specialistiche per famiglie con più figli

L'Emilia-Romagna introduce il ticket per i medicinali

Redazione Ansa

(ANSA) - BOLOGNA, 25 MAR - Dal 2 maggio, in Emilia-Romagna, sarà introdotta una misura di compartecipazione alla spesa farmaceutica per i cittadini assistiti nella regione: è previsto un ticket di 2,20 euro a confezione di medicinale, fino a un massimo di quattro euro per ricetta. Lo prescrive la riforma dei ticket introdotta dalla Regione, sulla base di una delibera approvata dalla giunta a seguito di un confronto coi sindacali.
    Dal pagamento saranno esentati 1,65 milioni di cittadini, circa uno su tre, tra cui i pazienti oncologici, con patologie croniche o rare, invalidi, disoccupati e persone in situazioni di disagio economico. Sono esenti in 373mila per patologia cronica, in 766mila per condizione di disagio economico e in 200mila tra malati oncologici, trapiantati e affetti da malattie rare.
    Ulteriore novità è quella relativa alle prime visite specialistiche per le famiglie con almeno due figli a carico: resteranno gratuite solo per i figli fino ai 14 anni compiuti.
    La riforma, afferma la Regione in una nota, è necessaria per fronteggiare l'aumento costante della spesa farmaceutica, prevista in crescita anche per il 2025, imputabile da un lato all'introduzione di farmaci particolarmente innovativi e al contempo molto costosi e dall'altro all'invecchiamento della popolazione.
    "Una decisione definita anche a seguito di un positivo confronto con le Organizzazioni sindacali - spiegano il governatore Michele de Pascale e l'assessore alle Politiche per la salute Massimo Fabi - volta a continuare a garantire la qualità e la sostenibilità economica del servizio sanitario regionale, messo a dura prova dal sottofinanziamento statale, e necessaria anche in seguito all'introduzione di farmaci e terapie altamente innovativi, che consentono di curare meglio tante patologie ma che sono al contempo molto dispendiosi".
    (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it