AJACCIO - Un metodo per la rilevazione via aerea della Xylella fastidiosa prima della manifestazione dei sintomi, l'avvio delle ricerche sulle varietà di olivo resistenti al batterio e centinaia di incontri di divulgazione con agricoltori e cittadini in Puglia, Francia, Spagna e nel resto d'Europa. Sono alcuni dei risultati ottenuti dai ricercatori dell'Istituto per la protezione sostenibile delle piante (Ipsp) del Cnr di Bari nell'ambito del 'Progetto Ponte'.
Ponte, finanziato con 7 milioni di euro, ha coinvolto 120 ricercatori da 25 organizzazioni in 10 paesi europei e 3 non Ue, per indagare su tre nuovi parassiti dal grande impatto sull'agricoltura e la biodiversità del continente. Oltre alla Xylella, gli scienziati hanno intensificato le ricerche su un batterio che causa danni ai raccolti di alcuni ortaggi in Spagna, Finlandia e Francia e su un fungo (Hymenoscyphus fraxineus) che attacca il frassino europeo fino al disseccamento. Osservato dagli anni Novanta solo in Europa centrale e settentrionale, i ricercatori del progetto Ponte hanno rilevato il patogeno per la prima volta nell'area del Mediterraneo, in Serbia e Montenegro. Domani e mercoledì, sempre ad Ajaccio, si terrà la seconda conferenza sulla Xylella fastidiosa organizzata dall'Agenzia europea per la sicurezza alimentare (Efsa) con la partecipazione di scienziati, rappresentanti Ue e associazioni di categoria di agricoltori e vivaisti.
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