BOLOGNA - "Stiamo seguendo il dossier europeo e siamo tra i Paesi che più esigono dall'Europa che si tenga il punto sui controlli e sulla qualità". L'ha detto, visitando il Salone del biologico e del naturale (SANA) a Bologna, il ministro dell'agricoltura, Maurizio Martina, ai giornalisti che gli chiedevano a che punto fossero i nuovi regolamenti comunitari sul bio. Per Martina, infatti, per quanto riguarda questo settore "siamo in un passaggio delicato, perché ci sono tante potenzialità che vanno accompagnate con un innalzamento dei livelli di garanzie, di sicurezza e di controllo. Una sfida in particolare per le istituzioni. Per le cose che stiamo facendo questa sfida la stiamo raccogliendo per intero".
Il ministro ha infatti ricordato il decreto che riforma i controlli in chiave nazionale "e fa un'operazione di grande significato a garanzia della qualità per i produttori e per i consumatore. Siamo tra i Paesi che più stanno sperimentando alcune vie nuove, penso ad esempio al progetto delle mense biologiche scolastiche che abbiamo voluto nei mesi scorsi e che a ottobre saremo in grado di rendere operativo".
"Siamo sempre di più leader in Europa del settore, abbiamo incrementato le superfici e gli operatori. Ormai stiamo parlando di oltre 70mila imprese che fanno agricoltura biologica, un territorio paragonabile alla provincia di Bologna nel giro di due anni si è convertito al biologico in questo Paese. E credo che ci sia davvero uno dei settori chiave del futuro non solo dell'agricoltura italiana, ma dello sviluppo italiano", ha evidenziato Martina.
"Lavorare sempre di più sul biologico - ha aggiunto il ministro - significa lavorare per un'agricoltura migliore, ma anche dare un messaggio totalmente nuovo di creazione di uno sviluppo differente per il Paese".
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