BRUXELLES - Riprendere il percorso di riduzione delle emissioni dell'agricoltura interrotto intorno al 2006, e recuperare quote di valore aggiunto per i produttori primari, rafforzandone la competitività anche attraverso interventi più decisi per il rinnovamento generazionale e la digitalizzazione del settore. Sono alcune delle raccomandazioni per l’Italia nella preparazione di piani strategici nazionali per la Pac che la Commissione ha pubblicato oggi.
Una delle novità più importanti della riforma della Politica agricola comune, in corso di negoziazione a Bruxelles, saranno infatti i piani nazionali, che gli Stati dovrebbero inviare alla Commissione entro il 2021.
Secondo il documento, l’impiego di pesticidi è in lieve calo ma si potrebbe accelerare la tendenza con più formazione agli agricoltori. La copertura della banda larga nelle aree rurali ha compiuto un balzo, passando dallo 0% del 2013 al 68% nel 2019, ma, ricorda la Commissione, “ci vorrà un notevole sforzo per raggiungere il 100%, obiettivo Ue per il 2025”.
Un altro settore su cui lavorare, secondo l’Esecutivo Ue, è la capacità amministrativa, con grandi differenze tra le regioni in termi di assorbimento dei fondi Ue e burocrazia, che finiscono per creare disparità nella competitività delle aziende agricole.
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