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In contrazione l'export agroalimentare dell'Ue verso la Cina

Nei primi sei mesi dell'anno -9%, rispetto al 2023. In calo esportazioni di carne suina, prodotti lattiero-caseari e preparazioni di cereali

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Redazione Ansa

Nella prima metà dell’anno il surplus agroalimentare dell’Ue ha raggiunto i 33,7 miliardi di euro, con un aumento di 1,5 miliardi rispetto ai primi sei mesi del 2023. Queste le cifre dell'ultimo rapporto mensile sul commercio agroalimentare pubblicato dalla Commissione europea il 27 settembre, secondo cui le esportazioni hanno raggiunto i 116,4 miliardi di euro, l'1% in più rispetto allo stesso periodo del 2023, trainate principalmente dall'aumento dei prezzi dell'olio d'oliva e di caffè, tè e cacao, mentre le importazioni sono rimaste stabili a 82,7 miliardi di euro.

Olio e olive continuano a trainare l'export, principalmente verso gli Stati Uniti e il Brasile. In contrazione le esportazioni verso la Cina, ridotte del 9% (-689 milioni di euro) tra gennaio e giugno 2024 rispetto ai primi sei mesi del 2023. Bruxelles motiva la contrazione per la riduzione di diversi prodotti principali esportati dall'Ue verso la Cina, in particolare carne suina, prodotti lattiero-caseari e preparazioni di cereali. Prodotti su cui Pechino ha avviato una indagine antidumping. 

 Guardando all'import, i volumi hanno raggiunto i 13 miliardi di euro, segnando un calo del 12% rispetto a maggio 2024 e un calo dell'1% rispetto a giugno 2023. Le importazioni dalla Tunisia sono più che raddoppiate (+107%), principalmente a causa dell'aumento dei volumi e dei prezzi dell'olio d'oliva importato, mentre le importazioni di caffè, tè, cacao e spezie sono aumentate in modo significativo di 2,8 miliardi di euro (+27%), principalmente a causa degli elevati prezzi del cacao, mentre le importazioni di semi oleosi e colture proteiche sono diminuite di 2,1 miliardi di euro (-18%).

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