Il "crescente impatto" dei cambiamenti climatici sulla produzione di vino, tanto in termini di qualità che di volumi, è stato al centro della seconda riunione del gruppo di alto livello sul futuro del vino europeo, tenutosi a Bruxelles la scorsa settimana. Dopo la prima riunione del 13 settembre, i rappresentanti degli Stati membri hanno fatto il punto sulle sfide e le opportunità che il settore si trova ad affrontare.
Particolare attenzione, ha riferito un portavoce dell'esecutivo Ue, è stata rivolta alle possibili misure politiche per stabilizzare le rese e gestire il potenziale produttivo del settore, tenendo conto dell'evoluzione dei modelli di consumo. Il gruppo ha inoltre discusso possibili misure per aiutare il settore a rispondere più rapidamente agli sviluppi della domanda dei consumatori, ponendo l'accento "sul crescente impatto del cambiamento climatico sulla produzione" con la descrizione di varie misure politiche che potrebbero contribuire a rafforzare la resilienza del settore.
Al centro del confronto anche la possibilità di semplificazione amministrativa, nonché possibili misure per evitare la frammentazione del mercato unico, al fine di ridurre i costi per i produttori e migliorare la competitività complessiva del settore. Annunciato da Palazzo Berlaymont a giugno, il gruppo si riunirà di nuovo il 15 novembre con l'obiettivo di presentare conclusioni e raccomandazioni a dicembre per contribuire alla riflessione sulla futura politica agricola comune post 2027.
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