Le esportazioni agroalimentari dell'Ue verso Stati Uniti e Regno Unito restano forti mentre ad agosto scorso è crollato l'export di beni verso Russia e Cina. E' quanto emerge dall'ultimo report mensile di agosto sul commercio agroalimentare pubblicato dalla Commissione europea, secondo cui nel complesso le esportazioni hanno raggiunto i 18,6 miliardi di euro, in calo del 10% rispetto a luglio ma in aumento dell'1% rispetto allo stesso mese del 2023.
Pur rimanendo la terza destinazione dopo Londra e Washington con 9,2 miliardi di euro di export (6% del totale), la Cina ha osservato la riduzione maggiore per 785 milioni di euro (-8%) rispetto ad agosto del 2023. Un calo principalmente riconducibile, motiva la Commissione, alla riduzione dell'export di carni suine, dei cereali e dei prodotti lattiero-caseari.
Il crollo è del 12% (557 milioni di euro) per quanto riguarda Mosca, a causa di una riduzione dei volumi esportati di bevande alcoliche e i liquori, il vino e i prodotti a base di vino. Nel complesso, anche ad agosto le esportazioni sono trainate da olive e olio d'oliva (+58%) grazie ai prezzi elevati, mentre l'export di cereali si è contratto per 1,3 miliardi di euro (-13%) in valore a causa dei prezzi più bassi, ma i volumi esportati sono aumentati del +6%. Quanto alle importazioni, il valore è di 13,4 miliardi di euro ad agosto, in calo dell'8% rispetto al mese precedente ma in aumento del +23% rispetto ad agosto di un anno fa. Il Brasile è rimasto la principale meta di importazioni Ue tra gennaio e agosto, nonostante un calo del 5% dovuto ai prezzi più bassi dei semi oleosi e dei volumi di cereali.
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