BRUXELLES - Il gruppo della Sinistra Unitaria Europea (Gue) ha proposto di invitare all'Europarlamento la comandante della Sea Watch 3 Carola Rackete. Lo riferiscono fonti all'Eurocamera. La proposta dovrà ora essere esaminata ed eventualmente approvata nella prossima riunione della commissione per le libertà civili (Libe), la stessa dove la comandante della Sea Watch 3 dovrebbe poi essere ascoltata. La proposta, ancora da approvare, è stata fatta nella riunione dei coordinatori della commissione per le libertà civili (Libe).
"Se si dovesse confermare la proposta della commissione" Libertà civili (Libe) dell'Eurocamera "di invitare al Parlamento Ue la capitana della Sea Watch, Carola Rackete, saremmo in presenza di un gesto vergognoso". Così l'eurodeputato leghista Marco Zanni, capogruppo di Identità e Democrazia. "La nostra eurodeputata che fa parte della commissione Libe, Annalisa Tardino, si è già opposta a questa strumentalizzazione che ha il sapore di una santificazione della Rackete", tuona Zanni. "Non è normale - conclude l'eurodeputato - e non permetteremo che un'istituzione come il Parlamento Ue inviti a presenziare in contesti ufficiali soggetti che hanno deliberatamente violato le leggi di uno Stato membro".
"Ho ribadito durante la riunione dei coordinatori la nostra ferma opposizione a questo invito strumentale, sottolineandone con forza l'inopportunità politica", ha annunciato l'eurodeputata leghista Annalisa Tardino, coordinatrice Libe per il Gruppo Identità e Democrazia, precisando di aver proposto "di invitare altri esponenti del mondo delle ong, da affiancare a un esperto del nostro ministero, così da garantire il necessario contraddittorio, ed evitare che i lavori della Commissione diventino una farsa ad esclusivo uso mediatico".
Contrario anche l'eurodeputato azzurro Fulvio Martusciello, secondo cui "la decisione della commissione Libe di invitare come speaker in parlamento europeo Carola Rackete è profondamente sbagliata. Abbiamo chiesto che a quella stessa commissione - ha aggiunto - possa partecipare anche un rappresentante della guardia di finanza e del ministero dell'interno italiano per difendere l'onore del nostro paese. Spiace davvero - ha concluso - che alcuni gruppi si prestino a queste iniziative che hanno come unico scopo quello di danneggiare l'immagine dell'Italia".
"La Commissione per le libertà civili, la giustizia, e gli affari interni del Parlamento europeo non può diventare un centro sociale occupato. La Commissione parlamentare è un organo istituzionale! In quanto tale è semplicemente folle che venga accolta la richiesta della sinistra di portare in audizione la Rackete". Con queste parole gli eurodeputati di Fratelli d'Italia Raffaele Fitto (co-Presidente dei Conservatori europei), Carlo Fidanza (Capodelegazione), Nicola Procaccini (membro della Commissione Libe), Raffaele Stancanelli e Pietro Fiocchi, commentano la notizia di un possibile intervento della capitana tedesca a Bruxelles. "A prescindere dalle valutazioni politiche (e la nostra è totalmente negativa), c'è un procedimento giudiziario in corso a carico della Rackete. Concederle il palcoscenico delle Istituzioni europee, significherebbe forzare la mano dei giudici che stanno ancora valutando la legittimità del suo comportamento. Come giustamente è stato fatto notare da altri colleghi, si tratta di una violenta offesa all'Italia, alle sue forze dell'ordine messe in pericolo dall'azione della Rackete, oltre che una violazione dei più elementari principi di legalità. D'altra parte, dopo pochi giorni dall'inizio di questa legislatura europea, appare già evidente come la democrazia e la legalità vengano quotidianamente calpestate proprio da quella sinistra che se ne riempie la bocca ad ogni intervento pubblico. Vorrà dire che ci batteremo noi per difenderle, nel Parlamento europeo, ogni giorno e dovunque", aggiungono gli europarlamentari italiani. "Ci aspettiamo che il Governo italiano assuma presto una posizione ufficiale sulla faccenda, reagendo adeguatamente a questo affronto, evitando di barattare la dignità nazionale, con uno strapuntino in Commissione europea", concludono i parlamentari di Fdi al Parlamento europeo.
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