BRUXELLES - Il Parlamento europeo ha approvato in via definitiva le regole che governano il Recovery fund, il Recovery e Resilience Facility (Rrf). Il regolamento sugli obiettivi, il finanziamento e le regole di accesso al dispositivo europeo è stato approvato con una ampia maggioranza: 582 voti favorevoli, 40 voti contrari e 69 astensioni.
Un "passo storico", una "opportunità unica da cogliere per cambiare le nostre economie per il bene di tutti i cittadini europei": così il commissario Ue per l'economia Paolo Gentiloni ha commentato l'approvazione del dispositivo per la ripresa e la resilienza del Recovery fund da parte dell'Europarlamento.
Il via libera giunto dal Pe, osserva Gentiloni in una nota, è un altro passo verso l'entrata in vigore del Rrf a metà mese. "Abbiamo fatto qualcosa di impensabile solo un anno fa: la creazione di uno strumento fondato sul debito comune per raggiungere obiettivi condivisi". "Per diversi mesi - aggiunge Gentiloni - la Commissione ha lavorato intensamente con i governi per la stesura dei loro piani nazionali. Ora bisogna intensificare i nostri sforzi per essere sicuri di cogliere questa opportunità unica per cambiare le nostre economie per il bene di tutti i cittadini europei".
"Sconfiggere il virus grazie ai vaccini è essenziale. Ma dobbiamo anche aiutare i cittadini, le imprese e le comunità a uscire dalla crisi economica. Il Recovery and Resilience Facility porterà 672,5 miliardi di euro proprio per questo". Così la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen dopo l'ok del Parlamento Ue. Con il meccanismo si "investirà nel rendere l'Europa più verde, più digitale, più resiliente, a vantaggio di tutti a lungo termine - ha aggiunto von der Leyen -. Accolgo con favore il voto positivo del Parlamento europeo quale passo importante verso l'attivazione del meccanismo Rrf".
"L'Ue non si ferma e il via libera del Parlamento Ue al Recovery resilience facility è un'altra decisione storica per guidare la ripresa. Questa è l'Europa che corre nella direzione giusta, con soluzioni in forte discontinuità col passato e capace di sostenere i cittadini e la loro vita consentendo agli Stati di avere risorse per programmare il loro futuro". Così il presidente del Parlamento Ue David Sassoli. "Ora la parola passa agli Stati membri per far partire il Next Generation Ue. Ci attendiamo che i parlamenti accelerino la ratifica dell'aumento delle risorse proprie dell'Unione, essenziale per emettere bond e finanziare la ripresa". "Non c'è tempo da perdere e ogni ritardo sarebbe un danno enorme a cittadini e imprese", conclude Sassoli.
Il sì degli eurodeputati della Lega al voto sulla governance del Recovery al Parlamento Ue divide il fronte dei sovranisti a Bruxelles. Il gruppo di Identità e democrazia (Id) si è spaccato in tre tronconi tra i tedeschi di AfD che hanno votato contro e i francesi del partito di Le Pen che si sono astenuti. Divisi anche i Conservatori Ecr, con Fratelli d'Italia che si è astenuta. Il Carroccio ha votato a favore come le delegazioni del Pd, M5S, Forza Italia e Italia Viva, come annunciato ieri. A favore del testo tutto il Ppe, S&D, Renew, Verdi e parte della sinistra Gue.