BRUXELLES - I principali gruppi politici al Parlamento europeo hanno espresso forti critiche sulla visita ad Ankara della presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e del presidente del Consiglio europeo Charles Michel. Le polemiche sono sorte dopo che il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha fatto accomodare von der Leyen su un divano, mentre lui e Michel, prendevano posto su due poltrone con le rispettive bandiere alle spalle. Una vicenda che a detta dei gruppi del Ppe, Socialisti e democratici (S&D) e Renew Europe necessita di una spiegazione con un dibattito in aula alla prossima plenaria dell'Eurocamera in programma nell'ultima settimana di aprile.
"La visita ad Ankara avrebbe dovuto rappresentare un messaggio di fermezza e unità dell'approccio dell'Europa alla Turchia. Purtroppo si è tradotta in un simbolo di disunione poiché i presidenti non sono riusciti a stare insieme quando era necessario. Ci aspettiamo di più dalla politica estera europea", ha affermato il presidente del gruppo del Ppe, Manfred Weber.
A fargli eco l'eurodeputata spagnola che guida gli S&D: "Le relazioni Ue-Turchia sono fondamentali. Ma l'unità dell'Unione europea e il rispetto dei diritti umani, compresi i diritti delle donne, sono fondamentali", ha twittato Iratxe Garcia Perez. "Questo è il motivo per cui ho chiesto una discussione in plenaria con von der Leyen e Michel - ha aggiunto - per chiarire cosa è successo e come rispettare le istituzioni dell'Unione Europea". Critiche anche da Dacian Ciolos, presidente del gruppo Renew Europe. "E' importante che il Parlamento europeo discuta alla prossima plenaria le conseguenze della visita" dei leader delle istituzioni "Ue ad Ankara, delle relazioni tra l'Unione europea e la Turchia e della Convenzione di Istanbul".
A puntare il dito contro il leader di Ankara è scesa in campo anche la delegazione della Lega al Parlamento europeo che non ha perdonato a Erdogan "lo sgarbo istituzionale della sedia negata a von der Leyen" che "ha fatto indignare la comunità internazionale". Secondo gli eurodeputati del Carroccio "l'Ue per troppo tempo ha fatto finta di non vedere, mentre la Turchia di Erdogan commetteva atti ancora più gravi".
Ad intervenire nella bufera politica anche la delegazione del Pd con l'eurodeputata Pina Picierno che ha chiesto le dimissioni di Michel. A battere sullo stesso tasto le colleghe di partito Alessandra Moretti e Patrizia Toia: "ciò che appare evidente è la palese inadeguatezza del presidente Michel il quale ha supinamente accettato la vergognosa scelta di Erdogan e del protocollo turco", hanno affermato le due eurodeputate in una nota.