BRUXELLES - "Non esiste un livello sicuro di consumo di alcol e se ne dovrebbe tenere conto nel progettare le politiche di prevenzione Ue contro i tumori". E' quanto si legge in una risoluzione non vincolante dei deputati della commissione straordinaria contro il cancro (Beca) del Parlamento europeo approvata oggi.
Nei giorni scorsi le associazioni europee e nazionali dei produttori di vino avevano chiesto di modificare l'impostazione della relazione, basata su una monografia dell'Oms e su uno studio pubblicato da Lancet, "severamente criticato dalla comunità scientifica" perché "non prende in considerazione lo stile di vita, non presenta tutte le evidenze scientifiche esistenti e, di conseguenza, non può essere l'unica base per trarre conclusioni sul consumo di alcol e sul rischio di cancro", ha scritto in una nota la Ceev, la Confederazione europea del settore vino.
La risoluzione dell'Europarlamento va oltre l'intenzione annunciata dal piano contro il cancro della Commissione europea di combattere l'abuso di alcol (non il consumo tout court), con misure su etichettatura e tassazione degli alcolici attese nel 2022. Nuove etichette con calorie e nutrienti sono previste, e sono avallate dai produttori, anche dalla riforma della Politica agricola comune. Tra gli altri emendamenti approvati dalla commissione parlamentare anche uno che indica la dieta Mediterranea come "sana, equilibrata, che svolge un ruolo protettivo nella prevenzione primaria e secondaria delle principali malattie cronico degenerative".
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