BRUXELLES - Via libera definitivo dalla plenaria di Strasburgo ai nuovi obiettivi di risparmio energetico del Green Deal europeo, per tagliare le emissioni del 55% entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990. Il regolamento sul quale i negoziatori di Europarlamento e Consiglio Ue hanno già raggiunto l'accordo è stato adottato con 471 voti a favore, 147 contrari e 17 astensioni, e prevede una riduzione del consumo di energia primaria e finale.
Secondo i nuovi target, i Paesi Ue dovranno garantire, collettivamente, una riduzione del consumo energetico di almeno l'11,7% entro il 2030 (rispetto alle proiezioni 2020). Per raggiugere l'obiettivo, la normativa prevede l'1,5% di risparmio energetico annuo medio da ora al 2030.
Fino al 2025 si dovrà risparmiare l'1,3% ogni anno, percentuale che verrà progressivamente aumentata arrivando al 1,9% entro la fine del 2030. Gli obiettivi di risparmio dovranno essere raggiunti attraverso misure locali, regionali e nazionali, in diversi settori, ad esempio la pubblica amministrazione, gli edifici, le imprese, i centri dati, ecc. I deputati hanno insistito sul fatto che la riduzione riguarderà in particolare il settore pubblico, che dovrà tagliare il consumo finale di energia dell'1,9% ogni anno.
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