STRASBURGO - Una categoria di patente apposita per i Suv a cui sarà possibile accedere solo dopo i 21 anni o dopo due anni di esperienza di guida: questa la battaglia lanciata dall'eurodeputata verde francese Karima Delli, presidente della commissione trasporti, per combattere gli incidenti stradali mortali e ridurre l'inquinamento nelle città europee.
"I Suv sollevano molte questioni problematiche, le più significative riguardano l'inquinamento atmosferico ma anche le loro dimensioni e la loro pericolosità. I Suv infatti sono più soggetti a collisioni rispetto ai veicoli passeggeri leggeri secondo le statistiche, e raddoppiano i rischi di morte in caso di collisione per pedoni e ciclisti", spiega all'ANSA l'eurodeputata a margine dei lavori parlamentari in corso a Strasburgo.
"L'anno scorso circa 20.000 persone morte sulle strade dell'Ue, decine di migliaia di vite perse che si potevano salvare. Dobbiamo fare di più per salvare vite umane. Affrontare questo problema è quindi di fondamentale importanza", continua la presidente della commissione trasporti. Il testo elaborato dall'eurodeputata sottolinea come la patente B, attualmente necessaria per guidare auto e furgoni, "non sia del tutto adatta alle autovetture più pesanti" e chiede quindi l'istituzione di una categoria di patente B+ che si applichi alle auto e ai furgoni di peso superiore a 1,8 tonnellate.
Le nuove regole ideate da Delli sono pensate soprattutto per i giovani, i neopatentati saranno infatti esclusi dalla guida dei SUV per due anni, "i giovani conducenti sono più soggetti a incidenti stradali, come evidenziato da molti rapporti. Affrontare la sicurezza stradale per i giovani conducenti deve diventare una priorità assoluta.
La possibilità di guidare un Suv dovrebbe quindi essere condizionato all'esperienza del guidatore", spiega l'ambientalista francese. La bozza di relazione ideata da Delli infatti si concentra sulla sicurezza stradale, nel testo viene posta particolare attenzione agli utenti stradali vulnerabili come ciclisti e pedoni, e si invita gli Stati membri a organizzare corsi sulla sicurezza stradale nelle scuole fin dai primi anni di vita.
Dopo la presentazione del testo in commissione, prevista per lunedì prossimo, partiranno i negoziati politici, con l'obiettivo di un voto in commissione a dicembre. "Da parte del Consiglio, la presidenza spagnola ne ha fatto una priorità e gli Stati membri potrebbero trovare un accordo entro la fine dell'anno, io spero poi di concludere un accordo nei colloqui interistituzionali prima della fine del mandato", conclude Delli sottolineando che si tratterà di una battaglia "dura ma necessaria".
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