BRUXELLES - Diversi Stati, tra cui, Francia, Germania e Ungheria, "vogliono annacquare la direttiva" europea sulla violenza contro le donne, "nascondendosi dietro l'argomento della mancanza di basi legali" relativa alla definizione di "stupro" basata sull'assenza di consenso.
Lo ha detto l'eurodeputata socialista svedese e co-relatrice della direttiva, Evin Incir, nel corso di una conferenza stampa a Strasburgo sull'andamento dei negoziati con gli Stati membri sul testo che mira ad armonizzare le leggi e le risposte penali dei Ventisette su diversi temi come le mutilazioni genitali, la divulgazione di video intimi, le molestie online, oltre a quello sulla definizione di stupro.
"Continueremo a fare tutto il possibile per garantire che questo atto legislativo unico nel suo genere e storico, non sia solo parole su un documento di carta, ma che faccia davvero la differenza", ha continuato l'eurodeputata lanciando l'appello alla presidenza belga di turno dell'Ue di "lavorare per una maggioranza qualificata" tra gli Stati membri.
Incir ha sottolineato come anche i parlamentari europei che rappresentano il partito di Macron abbiano chiesto al presidente francese "di cambiare la sua posizione". "So che anche i membri del Senato stanno facendo la stessa cosa, quindi c'è un'enorme mobilitazione e con questa presa di coscienza speriamo che Macron, ma anche la Germania, si ravvedano e capiscano che dobbiamo davvero iniziare a fare qualcosa per salvare le donne e le ragazze", ha spiegato.
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