07. Europarlamento

Primo voto favorevole dell'Eurocamera sulla banca dati sanitaria unica

Lo Spazio digitale faciliterà le cure all'estero. Tutele sulla privacy

Primo voto favorevole dell'Eurocamera alla banca dati sanitaria unica

Redazione Ansa

BRUXELLES - Via libera della plenaria del Parlamento europeo alla creazione di una banca dati sanitaria comune digitale a partire dal 2025 per agevolare le cure all'estero. Con una risoluzione approvata con 516 voti favorevoli, 95 contrari e 20 astensioni, gli eurodeputati aprono così la strada all'avvio dei negoziati interistituzionali per arrivare all'accordo finale.

Il nuovo spazio europeo dei dati sanitari (in inglese European Health Data Space - Ehds) consentirà ai cittadini di controllare i propri dati sanitari aggregati personali e di facilitarne la condivisione sicura, dando loro accesso a prescrizioni elettroniche, immagini diagnostiche, risultati di laboratorio e richieste di rimborsi in tutta l'Ue. Allo stesso modo sarà possibile per gli operatori sanitari ottenere tutte le informazioni necessarie per un determinato trattamento. La condivisione dei dati a fini di pubblicità o per la valutazione delle richieste di assicurazione sarà invece vietata.

"Lo spazio europeo dei dati sanitari contribuirà a fornire assistenza sanitaria all'avanguardia ai pazienti in tutta l'Unione europea: abbiamo raggiunto un equilibrio tra lo scambio di dati sanitari per le cure e per la ricerca salvavita e la protezione della vita privata dei dati sensibili e personali", ha sottolineato l'eurodeputata della Lega Annalisa Tardino, correlatrice del testo della commissione per le Libertà civili.

La nuova legge, una volta approvata, introdurrà standard di qualità e sicurezza dei dati per le aziende che forniscono sistemi di cartelle cliniche elettroniche nell'Ue, monitorate dalle autorità nazionali di vigilanza del mercato. Gli eurodeputati propongono emendamenti al testo originario della Commissione europea per introdurre la possibilità di rinunciare all'uso secondario (la condivisione per finalità senza scopo di lucro come ricerca e innovazione) della maggior parte dei dati e di ottenere il consenso esplicito del paziente per l'uso secondario di determinati dati come le informazioni genetiche.

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