07. Europarlamento

Lavoratori Amazon al Pe: "monitorati e licenziati da un algoritmo"

I rappresentanti del gigante americano non si presentano all' udienza

Lavoratori Amazon al Pe, "monitorati e licenziati da un algoritmo"

Redazione Ansa

BRUXELLES - "Licenziati dopo una solo settimana se l'algoritmo ci ritiene non sufficientemente produttivi": questo l'allarme lanciato dai rappresentati del lavoratori di Amazon durante una audizione al Parlamento europeo. "C'è un algoritmo nei magazzini di Amazon che calcola quanti pacchi vengono processati da ogni lavoratore e chi rimane sotto alla media viene licenziato", ha raccontato Mroz Agnieska, lavoratrice polacca di un centro di smistamento Amazon. "La media viene calcolata mensilmente quindi più velocemente si lavora più si mettono in difficoltà i colleghi" ha spiegato la lavoratrice.

"Se un lavoratore è troppo lento riceve una valutazione negativa, una nota inappellabile data dall'algoritmo che gestisce il personale", ha aggiunto Mroz. Presente anche la rappresentante della confederazione sindacale tedesca Verdi, Corinna Gross Corinna che ha spiegato come in Germania "Amazon si rifiuta di concludere un contratto collettivo, rifiutandosi di sedersi al tavolo del negoziato".

Assenti in aula i rappresentati del colosso americano dello shopping online. "Hanno ritenuto che la data offerta non fosse loro comoda per mandare un rappresentante a questa discussione", ha criticato il presidente della commissione Lavoro dell'Eurocamera, il liberale rumeno Dragos Pislaru. "Peccato che un gruppo così grande avrebbe potuto trovare qualcuno".

"I diritti hanno molto da beneficiare dalla tecnologia ma quanto sentito questa mattina pone delle ragioni invece ai timori dei lavoratori verso la digitalizzazione, e noi abbiamo sentito che il confine tra vita privata e lavoro si assottiglia e la tecnologia rischia cosi di essere un modo di privare i lavoratori dei loro diritti", ha commentato il direttore delle Dg Lavoro della Commissione Ue Max Uebe. 

In una lettera inviata allo stesso Pislaru l'11 gennaio l'azienda aveva sostenuto di non potersi presentare a causa dell'assenza di un "rappresentante appropriato in grado partecipare con così breve preavviso allo scambio di opinioni previsto per il 23 gennaio". Nello stesso documento si sottolineava come tale scambio di opinioni sembrasse concentrarsi "esclusivamente su Amazon, piuttosto che sul settore o su una particolare area di intervento", non garantendo così "la pluralità di prospettive e di competenze necessarie per facilitare tale dialogo".

"Saremmo lieti di invitare i membri della Commissione e i loro funzionari a visitare i nostri siti per vedere da vicino le nostre attività logistiche e riteniamo che una visita di questo tipo possa fornire spunti preziosi", si legge nella lettera.

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