BRUXELLES - Primo via libera del Parlamento europeo alla commercializzazione delle piante prodotte con le nuove tecniche genomiche (Ngt). La commissione Ambiente, salute pubblica e sicurezza (Envi) ha adottato con 47 voti a favore, 31 contrari e 4 astenuti il testo che dovrà ora superare il voto della plenaria dell'Eurocamera, presumibilmente a marzo, per poter aprire i negoziati con i Paesi membri.
I deputati sono d'accordo con la proposta avanzata il 5 luglio scorso dalla Commissione europea di suddividere le piante prodotte con le nuove tecniche genomiche in due diverse categorie. Le piante che presentano mutazioni semplici (Ngt 1), cioè simili a quelle che possono essere ottenute con l'incrocio tradizionale o possono accadere in natura e che sono considerate alla stregua delle piante convenzionali, saranno soggette a un iter di autorizzazione veloce, senza le regole di tracciabilità ed etichettatura degli Ogm. Tutte le altre piante (Ngt 2), prodotte con le stesse tecniche ma con modifiche più complesse, invece, continueranno a essere equiparate agli Ogm. Nel loro testo, i deputati hanno introdotto un divieto totale di brevetti per tutte le piante Ngt per evitare incertezze giuridiche, aumento dei costi e nuova dipendenza per agricoltori e allevatori.
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