Europarlamento

Il Financial Times, 'Meloni e Le Pen, il rapporto al centro della politica europea'

'La scelta della premier sulle alleanze è decisiva per il futuro'

Il Financial Times, 'Meloni e Le Pen, il rapporto al centro della politica europea'

Redazione Ansa

BRUXELLES - "Il modo in cui la premier Giorgia Meloni risponderà" all'appello di Marine Le Pen ad unire le forze "potrebbe essere decisivo per il futuro dell'Europa". Lo scrive il Financial Times in un lungo approfondimento pubblicato online e sull'edizione cartacea dal titolo: 'Meloni e Le Pen il rapporto al centro della politica europea'.

"Meloni e la Le Pen hanno molto in comune" e "condividono basi ideologiche, inclusa la fede in un'Europa di stati nazionali piuttosto che in un'unione federale più strettamente integrata", scrive il foglio della City, notando tuttavia che "su alcune questioni le loro differenze sono nette: sulle relazioni con la Nato, sulle armi all'Ucraina, sull'immigrazione e, soprattutto, sul tema se lavorare all'interno del sistema Ue e dei suoi leader tradizionali, o se combatterli".

Dall'esito del voto e dalle successive alleanze passerà anche la nomina del prossimo presidente della Commissione europea. Von der Leyen, viene evidenziato, avrà bisogno di partner di coalizione per formare la maggioranza necessaria a garantirle il bis. E "la leader italiana è in una potente posizione di kingmaker", potendo scegliere se appoggiare la tedesca o accogliere l'invito di Le Pen a "fondere Ecr e Id in un supergruppo di estrema destra, che avrebbe più potere all'interno dell'assemblea".

"Finché Meloni si manterrà sulla sua strada moderata, lo spazio per la cooperazione apparirà limitato", osserva il quotidiano britannico interpellando alcuni analisti. Tuttavia, "alcuni politici di estrema destra su entrambi i versanti delle Alpi ritengono che le differenze siano colmabili" e "suggeriscono che le prospettive di collaborazione - o anche di una più ampia riconfigurazione dei gruppi - siano maggiori di quanto suggerirebbe il posizionamento pre-elettorale, soprattutto dopo che la rottura di Le Pen con l'AfD più estremista l'ha resa meno tossica" in ottica alleanze.

"Siamo in un momento di vera evoluzione della politica europea", afferma Jean-Paul Garraud, eurodeputato del Rassemblement National di Le Pen. "E queste due donne di statura incarnano davvero questo cambiamento. La possibilità di lavorare insieme esiste davvero", osserva.

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