Europarlamento

Lunghe file al consolato di Bruxelles per i documenti elettorali

Il Partito Democratico, "Alle belle parole non seguano i fatti"

Lunghe file al consolato di Bruxelles per i documenti elettorali

Redazione Ansa

BRUXELLES - "Le lunghe file che si sono create al consolato di Bruxelles" per ottenere i documenti necessari a votare "sono la conferma di quanto alle belle parole non seguano i fatti". Lo scrive in una nota la Federazione del Pd in Belgio ricordando che il consolato di Bruxelles non ha un console dal 2012 e con appena 19 funzionari copre 90000 iscritti all'Aire.

"Il ministro Tajani - si legge nella nota - ha inaugurato in pompa magna il Consolato generale di Bruxelles la scorsa settimana definendo quella di Bruxelles 'la nostra emigrazione più qualificata'. Per le elezioni europee non sono stati aperti nemmeno i seggi nelle Fiandre impedendo praticamente alla metà dei potenziali elettori di votare se non facendo centinaia di chilometri. Queste mancanze, questi ritardi, questi orari ridottissimi - conclude la nota - sono il segnale della grande disorganizzazione e della trascuratezza con la quale questo governo tratta la nostra comunità di italiani all'estero, anche nella capitale d'Europa, anche alla vigilia della elezioni europee".

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