Europarlamento

Dalla formazione dei gruppi alla Plenaria, le tappe attese al Parlamento europeo

Da oggi riunioni dei partiti. Il 18 luglio voto per Commissione

Dalla formazione dei gruppi alla Plenaria, le tappe attese al Parlamento europeo

Redazione Ansa

BRUXELLES - Pronti, partenza, via. La notte elettorale è appena finita ma l'Eurocamera comincia già nuovamente ad affollarsi. A partire da oggi, infatti, le porte si apriranno a eurodeputati vecchi e nuovi per la formazione dei gruppi parlamentari e, soprattutto, per i loro organigramma. Poi toccherà ai 27 leader muoversi per la partita più delicata, quella dei top jobs, prima della Plenaria di luglio che certificherà i nuovi vertici europei. Martedì la conferenza dei presidenti dei gruppi (quelli uscenti) convocata dall'Eurocamera stilerà un primo cronoprogramma.

Parallelamente i gruppi cominceranno a riunirsi. Già oggi è atteso un vertice dei Liberali, convocato inizialmente dalla capogruppo di Renew Valerie Hayer per affrontare il tema dell'alleanza di governo nei Paesi Bassi tra la costola olandese del partito e l'estrema destra di Wilders. Le riunioni ufficiali per la formazione dei gruppi, tuttavia, saranno solo la prossima settimana. Si comincia con il Ppe, il 18 giugno, seguiti il giorno dopo dai Verdi. Gli ultimi saranno i sovranisti di Id, la cui riunione è convocata per il 3 luglio. Parallelamente, a partire dalla cena informale del 17 giugno, il dossier top jobs finirà sul tavolo dei leader. L'obiettivo del Ppe è fare presto e arrivare alla composizione del pacchetto - per Commissione Ue, Consiglio europeo e Alto Rappresentante - nel summit Ue del 27 e 28 giugno. A quel punto la palla ripasserà al Parlamento europeo. La plenaria del 15-18 luglio aprirà la nuova legislatura. Martedì 16 luglio, come primo atto, sarà eletto il nuovo presidente dell'Eurocamera. Poi saranno eletti i 14 vice presidenti. Fare presto si diceva. In passato, nella grande maggioranza delle volte, la presidenza della Commissione è stata votata nella plenaria di settembre. Ma, questa volta, i principali gruppi europei vogliono blindare il pacchetto prima delle ferie: giovedì 18 luglio, a Strasburgo, dovrebbe tenersi il voto più atteso. Quello della conferma o meno di Ursula von der Leyen.

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