Europarlamento

Nel futuro Parlamento europeo oltre 50 deputati tra i nuovi partiti

Tra le forze che entrano in Emiciclo la maggior parte di destra

Nel futuro Parlamento europeo oltre 50 deputati tra i nuovi partiti

Redazione Ansa

BRUXELLES - Non solo Alleanza Verdi e Sinistra. Nel nuovo Parlamento europeo entreranno oltre 50 rappresentanti di partiti nazionali che ancora non hanno una affiliazione politica a uno dei sette gruppi che già formano l'emiciclo di Strasburgo. Le stime non sono ancora definitive, manca ancora il dato dell'Irlanda, ma il corposo gruppo di eurodeputati dovrà scegliere nelle prossime settimane se rimanere tra le file dei 'Non Iscritti' - in cui già si contano 45 membri - oppure rinforzare uno dei gruppi già esistenti. Molte delle forze politiche che entreranno nell'emiciclo sono formazioni di destra. La Bulgaria 'premia' con tre seggi il partito politico ultranazionalista Rinascita (Vazrazhdane) e con un un rappresentante il partito populista creato dal cantante e ospite televisivo Slavi Trifonov "C'è un popolo simile" (Itn). In Croazia un seggio andrà al partito di destra Movimento per la madrepatria (Domovinski Pokret/DP), che alle scorse elezioni nazionali ha stretto un accordo con il partito croato di centrodestra Hdz, membro del Ppe. Due seggi 'nuovi' per Cipro, uno a nome di Elam, partito di orientamento ultranazionalista con legami con Vox in Spagna e uno per lo youtuber Fidias Panayiotou che ha già dichiarato l'intenzione di rimanere indipendente. La Repubblica ceca elegge un eurodeputato tra le file della coalizione di sinistra Basta! (Stacilo!), che dovrebbe ufficializzare senza sorpresa l'affiliazione con la Sinistra. Altri due seggi al partito 'Přísaha e gli automobilisti', che dovrebbe ingrossare invece il gruppo dei Conservatori. In Ecr potrebbe finire anche il partito dei Danesi democratici (Dd) che per la prima volta elegge un eurodeputato. Ben sei rappresentanti eletti in Germania per l'Alleanza Sahra Wagenknecht (Bsw), che durante la campagna elettorale ha dimostrato un chiaro atteggiamento critico nei confronti delle istituzioni dell'Unione europea e del sostegno militare a Kiev. Un seggio anche per il Partito del Progresso (PdF).

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