LONDRA - Si completa l'assegnazione dei seggi al Parlamento europeo con l'ufficializzazione dei risultati anche in Irlanda, arrivati a ben una settimana di distanza dalle elezioni a causa del macchinoso sistema di voto trasferibile - con indicazione di prime, seconde e terze scelte da parte degli elettori - in vigore nella Repubblica. I dati finali completi annunciati in queste ore attribuiscono 4 seggi ciascuno ai due partiti di governo di centro-destra da sempre al potere a Dublino, tradizionalmente rivali, ma attualmente alleati: il Fine Gale (Fg) del premier Simon Harris e il Fianna Fail (Ff) del vicepremier Micheal Martin, che vanno a rafforzare rispettivamente a Bruxelles il gruppo del Ppe e quello dei liberali dell'Alde.
Altri due seggi vanno invece ai nazionalisti progressisti dello Sinn Fein (sinistra antagonista, -2) di Mary Lou McDonald che segnano al contrario una battuta d'arresto: in particolare a paragone delle ultime elezioni nazionali, dove sono in genere più competitivi, e dove nel 2020 erano riusciti per la prima volta a ottenere la maggioranza relativa a scapito di Fg ed Ff, pur restando fuori dal governo. Un seggio è stato conquistato poi dal Labour irlandese, tradizionalmente minoritario nella Repubblica, e due sono andati a candidati indipendenti. Fra gli indipendenti, non sono state confermate tuttavia due uscenti della sinistra radicale europea più anticonformista come Clair Daly e - per un soffio - Mick Wallace: figura pittoresca noto per i capelli lunghi, gli interventi parlamentari in sandali, nonché per il tifo per il Torino e gli strali esibiti fin dentro l'aula contro la Juventus.
Leggi l'articolo completo su ANSA.it