BRUXELLES - "Non c'è ancora una conclusione ora, era importante che ci fosse un passo avanti: vedremo cosa presenterà nelle sue linee guida in Plenaria e in quell'occasione parlerà a tutti e sarà lì che vedremo dove stiamo". Lo hanno detto i co-presidenhti dei Verdi Ue, Bas Eickhout e Terry Reintke, dopo la riunione con Ursula von der Leyen, durata circa due ore, sul possibile appoggio a una rielezione della Commissione uscente. "Abbiamo ancora bisogno di negoziati, di una settimana ancora: il Ppe nel corso della campagna ha mandato un messaggio chiaro" sul dialogo "con i partiti pro-Ucraina, pro-Ue e pro-Stato di diritto e non vediamo altre opzioni che non l'unione di questi 4 partiti Ue", hanno aggiunto.
"Dev'essere chiaro che non ci può essere maggioranza" in Ue "con i Conservatori", hanno aggiunto Reintke ed Eickhout. Con Ecr, hanno sottolineato, non deve esserci "alcuna forma di cooperazione strutturale", è necessaria una "maggioranza stabile".
Parlando dello stop alle immatricolzioni dei motori a combustione interna fissato al 2035, i due co-presidenti hanno dichiarato una possibile "retromarcia inaccettabile". "È molto chiaro che il futuro sia l'elettrificazione dei nostri trasporti ed entro il 2035 l'obiettivo è zero emissioni", hanno evidenziato. "Ci sono molte cose" su cui con von der Leyen "vogliamo effettivamente andare nella stessa direzione e, tra queste, un impegno molto chiaro a favore dell'idea green che è anche legata a questioni di competitività" e "all'industria", hanno sottolineato.
Un documento scritto "che sarà finalizzato la prossima settimana" conterrà indicazioni di voto, che lasceranno tuttavia agli eurodeputati la libertà di come esprimersi. "Preferiamo e puntiamo a una decisione di gruppo" hanno detto Reintke ed Eikhout ai giornalisti. "Puntiamo a mantenere la nostra coerenza" come gruppo "anche per questo voto", hanno sottolineato.
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