STRASBURGO - "Il governo italiano si vanta spesso di essere 'in parip con le scadenze del Pnrr, ma se è in pari è anche perché, con la revisione, ha spostato in avanti moltissimi obiettivi. Come certifica anche la recente relazione della Corte dei Conti europea, l'Italia ha spostato agli ultimi otto mesi del 2026, ultimo anno disponibile per il completamento del Pnrr, ben il 62% degli obiettivi da raggiungere.
Tinagli, 'l'Italia in ritardo sul Pnrr, 62% target da centrare'
L'eurodeputata del Pd: 'Chi paga il conto?'