STRASBURGO - Il gruppo dei Patrioti per l'Europa si è spaccato sul voto per l'approvazione del prestito di assistenza macrofinanziaria all'Ucraina da 35 miliardi di euro. La delegazione della Lega si è astenuta, divenendo così l'unica tra quelle italiane all'Eurocamera a non votare a favore del testo. Hanno votato invece sì gli eurodeputati cechi di Ano, gli olandesi del Pvv, i portoghesi di Chega e gli spagnoli di Vox. Astenuti assieme ai leghisti i francesi del Rassemblement National, i fiamminghi del Vlaams Belang. Contrari gli austriaci del Fpo mentre gli eurodeputati di Fidesz non risultano tra i votanti. "La Lega, in tutte le sedi e a tutti i livelli, al Governo così come in Europa, ha sempre sostenuto l'Ucraina e il suo sacrosanto diritto a difendersi dall'aggressore. Al tempo stesso, abbiamo espresso in più di un'occasione forti perplessità verso chi, in Occidente, sembra preferire l'escalation militare alla diplomazia, soffiando sul fuoco e con il rischio concreto di una terza guerra mondiale. Il sostegno a Kiev non può trasformarsi in un assegno in bianco, senza alcun controllo e condizionalità relativo all'acquisto di armamenti. In assenza di adeguate garanzie, la Lega si astiene sulla proposta della Commissione europea", ha commentato la delegazione della Lega in una nota distribuita dopo il voto. "Se davvero si desidera la pace, i finanziamenti Ue non possono in alcun modo favorire l'escalation della guerra", hanno concluso i salviniani.
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