BRUXELLES - "Il modo migliore per garantire che" il Recovery fund "venga utilizzato nel modo più efficace è aiutare gli Stati membri a rispettare pienamente i propri impegni entro il 2026. Questa è la nostra responsabilità collettiva e una sfida fondamentale per i Paesi e la Commissione". Lo scrive il vicepresidente esecutivo designato della Commissione europea, Raffaele Fitto, nelle sue risposte alle domande scritte degli eurodeputati in vista delle audizioni. "Se sarò confermato, lavorerò affinché i Paesi rispettino le riforme e gli investimenti concordati stabiliti nei Pnrr entro la scadenza di spesa del 2026", sottolinea.
"Con l'avvicinarsi della scadenza finale del 2026, la Commissione valuterà costantemente se gli Stati membri rispetteranno i propri impegni e se sia probabile che le ultime tappe e gli obiettivi siano raggiunti entro quella data", evidenzia Fitto. In caso contrario, in base all'attuale quadro legislativo, mi impegnerò con gli Stati membri interessati su come modificare i loro piani e garantire che i fondi siano concentrati su investimenti alternativi altrettanto ambiziosi che possano essere completati entro la durata dello strumento". "Se, nonostante questi sforzi, alcune delle ultime tappe o obiettivi saranno ancora considerate non soddisfatte in modo soddisfacente, il corrispondente esborso non verrà effettuato", aggiunge ancora il ministro uscente.
"La mia visione della politica di coesione dopo il 2027 è incentrata sulla promozione della convergenza, sulla riduzione delle disparità regionali e sul sostegno a tutte le regioni, in particolare a quelle meno sviluppate, per garantire una coesione economica, territoriale e sociale duratura", si legge ancora nelle risposte. "Il prossimo Quadro finanziario pluriennale rappresenta un'opportunità per progettare una politica di coesione e di crescita rafforzata e modernizzata, in collaborazione con le autorità nazionali, regionali e locali", continua il commissario designato.
"La politica di coesione nel prossimo Quadro finanziario pluriennale deve essere allineata alle più ampie priorità dell'Ue, deve inoltre diventare più mirata, più semplice e più incisiva: affronteremo le disparità regionali e sociali fornendo soluzioni su misura alle sfide regionali e locali e sostenendo le regioni, comprese le isole e le regioni ultra-periferiche, a recuperare il ritardo", scrive Fitto in un altro passaggio. "Nell'ambito di questo processo, dovremo mobilitare riforme e investimenti per aiutare a costruire ciò di cui una comunità ha bisogno per prosperare", sottolinea .
Il candidato ha osservato anche "necessario semplificare ulteriormente, riducendo gli oneri amministrativi e consentendo ai beneficiari - in particolare alle piccole e medie imprese e alle comunità locali - di accedere ai fondi in modo più efficiente. "Lo snellimento dei processi, la riduzione della "burocrazia" e il miglioramento della trasparenza attraverso verifiche gestionali basate sul rischio e l'ulteriore allineamento delle norme di ammissibilità faciliteranno in modo significativo l'accesso ai fondi", sostiene ancora Fitto.
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