BRUXELLES - Tutto rimandato per Il commissario designato ungherese Olivér Várhelyi. I coordinatori dei gruppi politici delle commissioni Ambiente e Agricoltura non hanno trovato una maggioranza per promuovere il commissario scelto da Viktor Orban dopo un audizione tesa dove Varhelyi ha schivato le numerose domande sull'aborto e i diritti delle persone Lgbt. Lo confermano fonti parlamentari all'ANSA. Socialisti, Verdi e Liberali hanno inizialmente chiesto un ulteriore audizione per poi accodarsi alla richiesta del Ppe di presentare nuove domande scritte. Le commissioni hanno 24 ore di tempo per prepararle, Varhelyi avrà 48 ore per rispondere.
Durante l'audizione l'ungherese ha detto di avere "una visione chiara tesa a migliorare la salute dei cittadini promuovendo una vera unione della salute". "Lavorerò per promuovere un Biotech Act, un provvedimento in materia di biotecnologie, per migliorare la competitività dell'Ue nel settore e per aiutare la cooperazione tra istituzioni accademiche e il settore privato. Investigherò infine sulle conseguenze dei social media e del troppo tempo davanti agli schermi per le giovani generazioni", ha aggiunto Varhelyi.
"Credo che quanto di parla di diritti sessuali e riproduttivi è chiaro che ci sono regole scritte nella carta dei diritti fondamentali", ha continuato, osservando che "l'aborto è una questione che riguarda la sfera più costituzionale che medica, è una questione che riguarda piu gli Stati membri che l'Unione europea".
"In Europa ci sono scelte differenti e sono scelte che riguardano gli Stati membri", ha affermato rispondendo a una domanda del gruppo dei socialisti. "Sono convinto che servano programmi specifici per la salute delle donne, sarò più che felice di continuare a promuovere questi programmi, ma se mi chiede se questi debbano includere l'aborto ripeto che dobbiamo guardare con attenzione alle competenze su questo tema", ha aggiunto.
"Per quel che riguarda i nuovi cibi dobbiamo distinguere tra il dibattito scientifico e quello etico: ciò che è chiaro è che dobbiamo fidarci dell'Efsa che è posizionata per dirci, grazie alle sue competenze, cosa è sano mangiare e cosa no", ha detto Varhelyi durante la sua audizione al Parlamento europeo rispondendo ad una domanda del capo delegazione di FdI, Carlo Fidanza sull'approccio Ue da usare nei riguardi della carne sintetica. "Detto questo non possiamo non guardare al lato etico, questo non è un dibattito solo scientifico, è evidente che in alcune parti di Europa ci sono dei dubbi e delle perplessità, una soluzione potrebbe essere usare lo stesso principio che si usa per gli Ogm, lasciando l'utilizzo a livello discrezionale", ha aggiunto Varhelyi.
Secondo quanto riferito all'Ansa da alcune fonti parlamentari, tra le richieste dei liberali, dei socialisti e dei Verdi c'è quella di escludere dal portafoglio del commissario ungherese Olivér Várhelyi l'aborto, e i diritti sessuali e riproduttivi, e le competenze sui vaccini, nonostante le "enormi pressioni del Partito popolare europeo" per approvare l'ungherese già ieri sera.
Várhelyi infatti non avrebbe convinto i deputati delle commissioni Salute e Agricoltura per quel he riguarda la questione dell'aborto a causa della sua visione conservatrice. Sui vaccini invece, nonostante l'ungherese si sia mostrato nettamente a favore, gli eurodeputati sono rimasti delusi dal fatto che Várhelyi non abbia preso le distanze dalla scelta di Orban, durante la pandemia, di promuovere il vaccino russo, Sputnik. Dopo l'audizione di ieri sera al commissario ungherese saranno inviate ulteriori domande scritte a cui dovrà rispondere entro lunedì prima di un ulteriore valutazione.
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