BRUXELLES - "Annuncio un'iniziativa per offrire una strategia alternativa rispetto a quella che qui in Ue ci si è accodati. L'Europa sta perdendo leadership politica ed è necessario creare un fondo europeo non per mandare più armi, per la guerra contro la Russia. Ma per noi non è questa la priorità dei cittadini europei, che sono preoccupati dall'economia. Quindi chiediamo con una lettera un fondo per l'automotive, per invertire la rotta. E invece del fondo di 500 miliardi per più armi, va diviso e dividerlo in 200 miliardi per l'auto e 300 miliardi per rendere più competitiva l'Europa nelle altre filiere". Lo ha detto il leader del Movimento cinque Stelle, Giuseppe Conte, in una conferenza stampa al Parlamento europeo.
Rispondendo ad una domanda dei cronisti sulla definizione del M5s come forza 'progressista e non di sinistra', Conte ha detto, "quando ragioniamo su formule astratte può accadere che quando ti sposti di Paese in Paese abbiano un significato diverso, io ho parlato a un pubblico italiano per dire che è grazie a noi che in Italia si parla di progressisti. Prima in Italia si parlava solo dello schema ottocentesco di destra e sinistra. Abbiamo visto in Italia addirittura forze di sinistra che hanno portato avanti politiche neoliberiste, appannaggio invece di forze conservatrici". "La comunità della nostra base ha scelto di definire il Movimento 5 stelle una forza progressista indipendente. Un progetto alternativo alla destra di governo, una destra reazionaria e restauratrice. Certo che in Europa siamo nel gruppo della Sinistra Ue, per perseguire nostro fermo no all'invio di armi in Ucraina. La Sinistra Ue è un gruppo composito che ci dà la possibilità inoltre di perseguire il nostro no alla cancellazione del green deal, della transizione ecologica che è diventata ormai transizione militare", ha spiegato Conte. "Continueremo a lavorare affinché l'Europa non si pieghi a una visione bipolare della politica estera, c'è da recuperare uno schema multipolare, evitare uno schema bipolare che vede la nato contro il resto del mondo", ha aggiunto Conte.
Interrogato sulla questione automotive Conte ha poi detto, "il governo non ha strategia, è stato ondivago sull'automotive. Detto questo si tratta di un problema europeo, globale. Serve un piano europeo: da qui la nostra proposta lungimirante. Mettere soldi sulle spese militari è una follia, ora serve una strategia. Confidiamo sempre che ci possa essere un dialogo con Il Pd sull'automotive. Ci aspettiamo che la nostra lettera sia sottoscritta da tutti gli europarlamentari del Pd, dei progressisti e gli altri eurodeputati. Non guardo se c'è un problema nei rapporti tra Pd e Stellantis, ma alla strategia globale".
"Quando noi parliamo di difesa comune europea parliamo di razionalizzazione della spesa, per una economia di scala. Ora invece è solo una presa in giro per avere solo nuove spese per il settore militare", ha aggiunto Conte parlando di difesa. "Oggi dobbiamo lavorare alla transizione economica e sociale e non per la transizione militare. Questa è una delle ragioni per cui non abbiamo sostenuto la commissione von der Leyen, io la chiamo von der Leyen 2. Per quanto riguarda il volto politico infatti è rimasto solo il volto di von der Leyen ma la strategia è completamente diversa dalla commissione von der Leyen 1 che con gli europarlamentari del Movimento 5 Stelle abbiamo contribuito in modo determinante a sostenere".
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