Non solo di “sviluppo regionale” è fatta la politica di coesione. Anche quello rurale è uno dei filoni lungo cui si articola la galassia dei fondi strutturali e di investimento europei.
Per il settennato 2014-2020, il fondo vale oltre 151 miliardi di euro (cofinanziamenti nazionali compresi) e l’Italia ne è il primo beneficiario in Ue con 20,9 miliardi, circa il 28% della torta totale dei fondi strutturali. Nei prossimi anni, però, il Feasr potrebbe cambiare faccia: la Commissione Ue ha proposto di ridimensionarlo pesantemente per il prossimo settennato di bilancio, 2021-2027, con una sforbiciata del 27% (prezzi costanti 2018) rispetto alla sua dotazione attuale.
Leggi l'articolo completo su ANSA.it