LONDRA - Riparte oggi pomeriggio ai Comuni il dibattito sull'accordo di divorzio dall'Ue sospeso a dicembre. E il governo Tory di Theresa May - alla ricerca affannosa di una maggioranza per il voto di ratifica del 15 - prova a tendere la mano ai furiosi alleati unionisti nordirlandesi del Dup. Lo fa con un'iniziativa, illustrata oggi stesso dal vicepremier de facto, David Lidington, che - se approvata - impegnerà Londra a garantire in ogni caso il legame dell'Ulster con il mercato interno del resto del Regno e offrirà al parlamento locale di Belfast "potere di veto" sull'approvazione di qualunque intervento legislativo o misura politica derivante dall'ipotetica entrata in vigore del backstop: il contestato meccanismo di salvaguardia del confine aperto fra Irlanda e Irlanda del Nord previsto - sia pure solo come garanzia teorica - nell'accordo sulla Brexit raggiunto con Bruxelles. Fonti del Dup hanno peraltro già liquidato la mossa come puramente cosmetica, ribadendo il loro 'no' alla ratifica a meno di rassicurazioni scritte dell'Ue sul backstop
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