STRASBURGO - "Nonostante la situazione sembri migliorata, permangono considerevoli disparità d'accesso all'interruzione di gravidanza a livello locale e l'Italia non ha dato informazioni sulle misure prese per prevenire atti di molestia morale contro i medici non obiettori di coscienza". Così il Comitato per i diritti sociali del Consiglio d'Europa su quanto fatto dall'Italia per rimediare alle violazioni della Carta sociale europea, riscontrate nel 2016, dopo il ricorso collettivo della Cgil sull'applicazione della legge 194.
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