STRASBURGO - "Non possiamo tradire i 6 milioni di persone che hanno firmato per revocare l'articolo 50", il milione di britannici che "hanno manifestato" per un voto popolare e "la maggioranza crescente di persone che vuole restare nell'Ue. Queste persone possono avere la sensazione di non sentirsi sufficientemente rappresentate dal Parlamento britannico, ma devono avere la sensazione di essere rappresentati dall'Ue in quest'aula, perché sono europei". Così il presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk, davanti agli eurodeputati rinuniti alla plenaria di Strasburgo.
"Prima del Consiglio europeo - ha ricordato Tusk - ho detto che dovevamo essere pronti a prendere in considerazione una proroga lunga, se il Regno Unito fosse intenzionato a ripensare la sua strategia sulla Brexit. A quel punto", ha spiegato Tusk, Londra "dovrebbe partecipare alle elezioni per il Parlamento Ue. Alcuni hanno detto che ciò sarebbe nocivo. È Una riflessione inaccettabile", ha concluso Tusk.
Il presidente del Consiglio europeo ha affermato che il Consiglio europeo della scorsa settimana a Bruxelles "non è stato l'ultimo prima delle elezioni europee" ed "è molto probabile" che "ci incontreremo ad aprile per discutere di Brexit" e "sicuramente a Sibiu" in Romania "il 9 maggio per discutere la nostra strategia a lungo termine dell'Ue".
"In caso di un no deal con qualunque scenario voglio assicurare che l'accordo del Venerdì Santo" sulla pace in nord Irlanda "continuerà ad essere applicato e il Regno Unito continuerà ad essere cogarante di questo accordo e la Commissione è disposta a mettere ulteriori risorse di ordine tecnico e finanziario per tutte le sfide che sorgeranno". Così il capo negoziatore Ue per la Brexit, Michel Barnier precisando che "l'accordo del Venerdì santo resterà la linea per evitare la frontiera fisica" in Irlanda "ma evidentemente, poiché si tratta del rispetto del nostro mercato interno e del rispetto del mercato britannico, bisognerà effettuare dei controlli da qualche parte".
"Da circa due anni a questa parte lavoriamo a questo negoziato che rimane negativo, non c'è alcun valore aggiunto alla Brexit, è un negoziato negativo, un lose-lose, tutti perdono e quindi dobbiamo trovare in modo intelligente un accordo per limitare le conseguenze negative", HA sottolineato Barnier. "La decisione presa dal Consiglio europeo è stata grave ed è stata presa per fare fronte alla situazione imprevedibile alla Camera dei Comuni - ha aggiunto -. Dovete vedere questa decisione come la volontà degli europei di dare al Regno Unito la possibilità di prendere delle decisioni che le competono" sulla doppia scadenza "e di assumersi poi le sue responsabilità a riguardo", ha aggiunto.
"Ho rispetto per voi, per la vostra storia ed è nella parola rispetto che rientra anche la decisione sovrana dei britannici di lasciare l'Ue, decisione che noi rispettiamo anche se la deploriamo e la attuiamo con cura e rispetto", ha precisato Barnier. "Non è a Bruxelles che operiamo la scelta di lasciare l'Ue, ma siete voi che lo avete fatto e dovete assumervi la responsabilità", ha aggiunto Barnier e dovete "affrontarne le conseguenze". Barnier ha poi voluto ribadire che da parte dell'Ue "non c'è mai stata alcuna volontà di rivincita o di umiliazione verso il Regno Unito", ma anzi "da due anni a questa parte cerchiamo con pazienza delle soluzioni compatibili per risolvere il problema dell'Irlanda".
"Il seme per il ritorno della Gran Bretagna nell'Unione europea è stato piantato lo scorso fine settimana con la marcia a Londra e con i quasi 6 milioni che hanno firmato la petizione sull'articolo 50. Abbiamo bisogno di una profonda relazione tra l'Ue ed il Regno Unito che un giorno, e ne sono abbastanza sicuro, ricondurrà la Gran Bretagna nella famiglia delle Nazioni europee". Così in un tweet il coordinatore del comitato dell'Eurocamera sulla Brexit Guy Verhofstadt.
"Ma voi volete veramente che la Brexit domini i prossimi due anni e volete che il Regno Unito si presenti alle elezioni europee inviando qui tantissimi parlamenti pro-brexit proprio mentre avete il problema con il populismo nel continente e volete veramente che io torni qui in questa assemblea?". Così l'eurodeputato euroscettico britannico Nigel Farage oggi alla plenaria a Strasburgo, riscuotendo qualche "No" in aula e facendo sorridere Juncker. "La Brexit accadrà lo stesso e se lei signor Tusk pensa che i britannici abbiano cambiato idea si sbaglia - ha aggiunto -. Se ci fosse un altro referendum sicuramente vi sarebbe la Brexit, dunque perché imporvi altri anni di sofferenza, respingete la proroga aldilà del 12 aprile e fate uscire il Regno Unito" dall'Ue. Farage ha precisato che "al vertice europeo a Bruxelles è stata una umiliazione, May non aveva il coraggio e non ha la visione per realizzare le promesse e non ha avuto il coraggio di farci uscire dall'Ue, vediamo un tradimento nella storia - ha precisato -. Questo trattato non è accettabile, i comuni torneranno con una forma di accordo che riguarderà l'unione doganale ma anche se lo faranno c'è una cosa inevitabile, andiamo verso una proroga dell'articolo 50".
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