BRUXELLES - Le autorità europee hanno accertato attività di disinformazione prolungate nel tempo e portate avanti da non meglio identificate fonti russe in occasione delle elezioni europee. E' quanto si rileva dal rapporto sulla lotta alla disinformazione reso noto oggi dalla Commissione europea.
Secondo quanto si legge nel documento, "le prove raccolte" nel quadro delle azioni condotte per monitorare il fenomeno, "hanno rivelato una prolungata e sostenuta attività di disinformazione condotta da fonti russe" che non è stato possibile identificare in maniera più precisa "finalizzate a contenere l'affluenza alle urne e influenzare le preferenze dei votanti". Inoltre, grazie all'attività dell'apposita task force messa in campo dal Servizio per l'azione esterna dell'Ue, è stato registrato "un trend importante di personaggi in malafede che hanno utilizzato la disinformazione per sostenere punti di vista estremisti e polarizzare i dibattiti locali". E questo anche attraverso "attacchi ingiustificati all'Ue". "Personaggi politici nazionali - si legge ancora nel documento - spesso hanno adottato le stesse tattiche e narrative per attaccare l'Ue e i suoi valori".
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