BRUXELLES - "La presidente eletta Ursula von der Leyen ha chiesto a tutti gli Stati membri di fornire idealmente la doppia candidatura uomo-donna" per la nuova Commissione, "quindi non c'è discriminazione tra chi deve inviare una donna o meno". Così la portavoce dell'Esecutivo comunitario Mina Andreeva, a chi chiede se l'Italia potrà indicare solo il nome di un uomo, dato che con la nomina della francese Sylvie Goulard è stata raggiunta quota 13 donne per il nuovo team di von der Leyen.
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