BRUXELLES - "Le pubblicazioni del Seae sono indipendenti. Non ci siamo mai inchinati ad alcuna presunta pressione politica esterna". Lo riferisce il portavoce di Josep Borrell dopo l'articolo del NyT che aveva puntato il dito contro l'Ue che avrebbe ceduto alla Cina a annacquato il rapporto sulle responsabilità cinesi sulla disinformazione. Il portavoce cita due documenti: "uno, l'Information Environment Assessment, a consumo interno, l'altro speciale del Seae destinato al consumo pubblico. "L'ipotesi che il testo della versione pubblica sia stato 'annacquato' dalla versione interna è fuorviante".
"Il rapporto speciale pubblico del Seae fa chiaro riferimento al continuo uso delle narrazioni sulla cospirazione e disinformazione da parte di fonti governative e sostenute dallo Stato, tra cui Russia e Cina", prosegue il portavoce. "Confrontando il rapporto interno trapelato e il rapporto pubblicato, la somiglianza dei rapporti mostra che non c'erano differenze sostanziali". Secondo il portavoce "l'articolo del New York Times fa accuse infondate e imprecise e contiene conclusioni effettivamente errate sulla relazione del Seae". Inoltre - prosegue -, "l'articolo riferisce conversazioni interne trapelate fuori dal contesto e cita lo staff senza il suo consenso. Abbiamo scritto una lettera all'editore del New York Times per esprimere la nostra delusione per l'articolo e li abbiamo invitati a consultare il sito Web euvsdisinfo.eu per comprendere appieno l'estensione del lavoro del Seae".
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