BRUXELLES - Approvato dal Parlamento europeo un fondo da 7,9 miliardi di euro per finanziare la ricerca e lo sviluppo di tecnologie di difesa transnazionali. Grazie al Fondo per la difesa europea avranno accesso ai finanziamenti i progetti in cui sono coinvolti minimo 3 Paesi membri, e viene presa in considerazione anche l'adesione ad organizzazioni regionali ed internazionali come la Nato. Il voto è stato accolto positivamente dalla Commissione Ue, "la giornata di oggi segna un giorno storico per l'Europa.
L'idea di lavorare insieme per promuovere la difesa e la sicurezza della nostra Unione e dei cittadini dell'Ue è ormai una realtà tangibile", commenta Thierry Breton, Commissario Ue per il Mercato interno. Fino all'8% del fondo sarà dedicato alle tecnologie innovative e un ulteriore bonus del 10% andrà ai progetti sviluppati nel quadro della Cooperazione strutturata permanente (Pesco).
L'obiettivo dell'iniziativa è rafforzare l'interoperabilità dei sistemi di difesa usati dalle forze armate degli Stati membri. "Questo passo avanti dovrebbe avvantaggiare non solo le forze armate, ma anche le industrie, che hanno un disperato bisogno di ogni possibile stimolo per riprendersi adeguatamente dalle conseguenze della pandemia", ha commentato l'eurodeputato polacco Zdzisław Krasnodębski(Ecr), relatore del fascicolo.
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