STRASBURGO - "L'Unione europea in maniera inequivocabile ha sempre sostenuto il diritto dei cubani a esprimersi e a chiedere un cambiamento sia nel mondo reale che online. Siamo davvero preoccupati della repressione che si è scatenata e chiediamo alle autorità cubane di rispettare i diritti fondamentali, la libertà di stampa e di rilasciare i prigionieri politici detenuti oltre a riallacciare un dialogo sui problemi dei cittadini".
"Le proteste dell'11 luglio con migliaia di persone sono state le più massicce degli ultimi 25 anni a Cuba, a causa della carenza di elettricità, di acqua , medicinali e di cibo - ha aggiunto -. La pandemia da Covid ha avuto forti conseguenze sull'economia già bisognosa di riforme strutturali, ma esiste anche una dimensione politica: i cittadini chiedevano libertà di parola e di stampa e più diritti civili e democratici". La commissaria ha poi precisato che "non è facile trovare una soluzione", ricordando che "servono riforme economiche profonde". L'Unione europea - ha sottolineato - è "pronta a fare tutti gli sforzi per migliorare gli standard di vita dei cubani" ed è "scontato che che bisognerà continuare a dialogare con Cuba".
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