BRUXELLES - Una "cassetta degli attrezzi" per usare al meglio i fondi europei, attraverso la combinazione delle varie risorse a disposizione. È il vademecum preparato dal Gruppo informale degli uffici di rappresentanza italiani in ricerca e innovazione (Giuri) e presentato oggi insieme al Coordinamento degli uffici delle regioni e delle province autonome italiane a Bruxelles (Urc) durante un incontro operativo nazionale.
"Anche gli ultimi nodi sono stati sciolti per permettere una semplificazione degli aspetti normativi ed amministrativi che renderanno possibili le sei tipologie di sinergie alternative, sequenziali, cumulative, trasferimenti volontari, partenariati e teaming", ha detto la presidente di TOUR4EU Monica Barni. L'evento ha visto anche la partecipazione di Joanna Drake, vice direttrice generale di Dg Ricerca, per introdurre gli enti locali alle linee guida sulle possibili sinergie tra fondi europei pubblicate dalla Commissione e disponibili anche in italiano da settembre.
Rafforzare le sinergie "è una priorità orizzontale della politica europea ed è infatti la soluzione per mobilizzare il potenziale sotto utilizzato all'intero dell'Unione, migliorare la coesione e l'accesso all'eccellenza, potenziare gli ecosistemi di ricerca e innovazione e consentire la transizione ecologica e digitale", ha detto Drake. Nella pubblicazione compare il lavoro di Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Toscana, Lazio, Marche, Puglia, Sicilia e della provincia di Bolzano.
Il vademecum è stato realizzato grazie al contributo dell'Agenzia per la promozione della ricerca europea (Apre), la delegazione Confindustria presso l'Unione europea, Art-Er, Regione Emilia-Romagna delegazione Bruxelles, ProMIS - programma mattone internazionale salute Libera Università di Bolzano, Intesa San Paolo, la rappresentanza permanente d'Italia presso l'Unione europea, Università di Bari Aldo Moro, Università di Torino, l'ufficio di Bruxelles della Regione Toscana e TOUR4EU.
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